Salotto

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Carlo Maria
00giovedì 30 gennaio 2003 16:49
E' una stanza di 6 m per 10 m. Presenta due porte d'entrata, una dà sulla sala da pranzo, l'altra sull'uscita posteriore.
Le altre due pareti presentano, nel centro, 2 finestre di eguali dimensioni, che illuminano il locale.
Alla sx della porta che conduce all'uscita posteriore vi è il televisore, posto su un mobiletto di mezz'altezza con due sportelli.
Sotto le due finestre vi sono 2 divani da 3 posti l'uno.
Al centro della sala, un tappeto su cui c'è un tavolino basso con diversi soprammobili.
Sulla parete di cui fa parte la porta che conduce in sala da pranzo c'è un ampio mobile vetrina, che mostra al suo interno un'ampia scelta di bottiglie di liquori.
Nell'angolo fra le due porte vi è una pianta alta quasi fino al soffitto.

Fog
00lunedì 3 febbraio 2003 11:32
Robin MacCoy e Eileen Hammond
Eileen apre la porta della stanza, accende la luce e vi entra, immediatamente seguita da Robin. Questi, mossi pochi passi, si osserva attorno con aria pensierosa. La porta della stanza rimane aperta

Una buona stanza.
Vista la situazione, credo di non potermi aspettare una sistemazione migliore... signora Hammond!
Carlo Maria
00lunedì 3 febbraio 2003 15:34
Eileen Hammond a Robin MacCoy

Eileen cercò di abbozzare un sorriso a Robin, ma la tensione lo rese + simile ad una smorfia. Era terrorizzata. Andò alla finestra che dava sul retro della casa e vi si affacciò.

Harry e Alicia sono ancora in garage, a trafficare con quei cavalletti e quella dannata asse. Tra poco passeranno qua accanto, dal corridoio che c'è dietro quella porta.

Con la mano indicò alla sua destra, la porta che dava sull'uscita posteriore.

Gli altri sono ancora in salotto o si stanno dirigendo alle camere da letto, abbiamo 2 minuti.

Si girò a guardare in faccia Robin. Ora, dal suo viso, traspariva vero terrore e un chiaro senso di disagio profondo.


Dio, ti rendi conto?
E ora, che si fa?
Chiamarti qui è stata una follia!
Proprio stasera!
E... e...

Eileen fece per avvicinarsi a Robin, poi si ricordò che Harry e Alicia avrebbero potuto vederli e si allontanò con decisione, sedendosi inquietamente sul divano di sinistra.

Se qualcuno capisce qualcosa, siamo in grossi guai!
Dio!
Forse conviene che torni in sala da ballo, per non creare sospetti. Tu cosa pensi di fare?
Dov'eri quando c'è stato il black out? Hai visto qualcosa?
Fog
00lunedì 3 febbraio 2003 16:03
Robin MacCoy a Eileen Hammond
Robin abbozza senza successo un sorriso.

Noi non abbiamo fatto nulla... capisci? NULLA! Per cui... non c'è ragione di essere preoccupati.
Basterà tenere duro per qualche ora... fino alla fine di questa bufera... e tutto sarà finito.
Tu sarai libera, e ricca.
Ed io starò vicino a te.

Le si avvicina, cercando di parlarle a voce bassa, ma ferma.

L'importante è che tu abbia distrutto... quello che sai... è l'unico particolare che potrebbe crearci... fastidi.
Dobbiamo... mantenere la calma.
Oppure... (si guarda attorno, con fare circospetto, dopodichè si avvicina alla porta, si affaccia e controlla che nessuno sia nei paraggi) ...oppure cercare di capire CHI abbia ucciso tuo marito. E per quale motivo.

Perchè, siccome io e te sappiamo che non sei stata tu...
...questo significa che tra di noi c'è un'assassino. O più di uno.

Respira profondamente, poi pronuncia le parole successive quasi come un sibilo

Un assassino che forse non ha ucciso per soldi. Perchè l'erede sei TU.
E quindi... (abbassa ulteriormente la voce) ...chi ha ucciso aveva un altro movente.
Siamo tutti in pericolo, Eileen.
Tutti.

[Modificato da Fog 03/02/2003 16.07]

Carlo Maria
00lunedì 3 febbraio 2003 20:01
Eileen Hammond a Robin MacCoy

Storse il naso in una smorfia. Robin, nel suo discorso, aveva citato per ben due volte che ORA lei era ricca.
Eileen non ci aveva ancora pensato ed era strana in lui, così fantasticamente romantico, questa improvvisa caduta di stile.


Non possiamo escludere il denaro: la morte di Charlie non è certo naturale e per la polizia sarei la principale sospettata.

Sentì aprire la porta dell'uscita posteriore e tacque finchè non fu certa che Harry e Alicia non fossero ormai tornati verso il salone da ballo.

Forse l'assassino è uno che spera che le indagini affondino me, per potersi rivalere sul patrimonio.
Magari Monica. O Genevieve: hai visto come mi tratta? Come se la signora di casa fosse lei!
Finita questa storia, qui non ci rimetterà piede!

Fece una pausa, poi proseguì + pacatamente.


E' necessario che proviamo a indagare. Però dovremo farlo separatamente o ci metteremo nei guai. Io andrò a dare un'occhiata in camera di Jenny, quella che da 20 anni afferma che quello schifo che serve sia cibo... .

Si avvicinò alla porta che dava sulla sala da pranzo, poi si voltò e lo guardò con aria preoccupata.

Per l'amor di Dio, Harold, stai attento.

Gli accarezzò con delicatezza una guancia, poi uscì, diretta al salone da ballo.


Fog
00martedì 4 febbraio 2003 10:55
Robin McCoy
Indagare? E come?

Robin, seduto sul divano, riflette tra sè e sè sulla spiacevolissima piega presa dalla situazione. Certo, quando si era trattato di improvvisare quella recita, gli era sembrato assai intrigante calarsi in quel ruolo per lui del tutto nuovo. Ma adesso?
Già, Eileen è una ragazza bella e passionale e, da qualche minuto, anche libera e ricca. L'ideale, per uno come lui. Ma è proprio ciò che lui vuole?
L'idea di passare dal gioco emozionante ad un rapporto più... (si accorge di non riuscire neppure a formulare col pensiero la parola) ...lo fa sentire confuso e disorientato. Di colpo, avverte come le aspettative della fresca vedova rischino di essere troppo superiori alle proprie. Lui è coinvolto ma... quanto? Lui stesso non potrebbe rispondere a quella domanda. O preferisce non farlo.

In più, c'è il morto. Non sa ancora quanto, ma avverte che quel corpo steso nel salone proietta un'ombra gigantesca e sinistra che rischia di oscurare l'intera casa. E lui assieme a questa.

La testa sembra lavorargli a velocità incredibile, mentre riflette sugli ultimi, concitati minuti.
Charlie... furente... la discussione... violenta...
Sente che c'è qualcosa che gli sfugge, come un particolare apparentemente senza importanza... forse... che non riesce a focalizzare. Qualcosa che ha visto o che crede di aver visto; qualcosa di strano, o fuori posto, o al posto giusto nel momento sbagliato. Ma cosa è stato? Proprio non riesce a ricordare.

E quella Alicia: come accidenti ha fatto a riconoscere l'odore di un veleno che invece il morto aveva bevuto senza accorgersene?

Un brivido gli corre lungo la schiena. Si rende conto che in quella casa lui è solo, e l'unica persona alla quale potrebbe appoggiarsi è in realtà per lui motivo di pericolo.
Pericolo! Pericolo! Se vuole salvarsi, venir fuori da questo garbuglio senza finirne travolto, ha bisogno di alleati.

Già.
Quella gallinella di Monica, tutta la sera a fissarlo di nascosto. Lui, consumato dongiovanni, ci ha impiegato pochi minuti per comprendere il tipo. La classica ragazza frustrata e appiccicosa, di quelle che sfogano su qualcosa di inanimato le proprie passioni represse. Ci sono quelle che leggono, che dipingono, che si danno al bingo o alla beneficienza. E quelle che si consolano col violino.
Lei... potrebbe essere un buon inizio.

Oppure, meglio ancora, quel tonto di Nicholas Halley. Non gli è sfuggito certo -a Robin non sfugge quasi mai nulla- con che frequenza si sia fatto riempire il bicchiere per tutta la sera, nè ha omesso di notare quel particolare colorito tipico del bevitore abituale. Quello lì, pensa Robin, con qualche bicchiere mi diventa amico. Ed io, riflette, in questo momento ho davvero bisogno di amici. E di informazioni.


Si, farò così!

Esce dalla stanza, richiudendo dietro di sè la porta

[Modificato da Fog 04/02/2003 16.05]

Fog
00mercoledì 12 febbraio 2003 14:55
Robin McCoy
Apre la porta della stanza, ed entra.
Lascia la porta socchiusa alle sue spalle, in attesa di Monica e Genevieve


Cleofel
00mercoledì 12 febbraio 2003 15:04
Genevieve Hammond
Entra in salotto e si accomoda su uno dei divani
koala3
00mercoledì 12 febbraio 2003 15:21
Monica Hammond
Entrò in salotto con fare deciso, graffiandosi con apparente rabbia il palmo della mano destra.
Si rivolse subito a Robin.


Mi ascolti McCoy. I suoi modi superbi e sarcastici non mi piacciono, come, stando a quando ama ostentare, i miei non piacciono a lei. Tuttavia sono ocnvinta che sapere la verità in queste circostanze possa solo farci bene. Quindi la ascolterò con attenzione, e persino con fiducia, ma la avverto: se mi mentirà si sarà infilato un bel sassolino fastidioso nella scarpa.
Un'ultima cosa, per mettere fine alle ostilità: non mi si rivolga più con tono autoritario. Da questa sera io non predo più ordini da nessuno.
E non mi sottovaluti. Le persone introverse riservano molte sorprese.

Detto ciò sedette sul divano guardando fisso Robin con uno sguardo fermo e indecifrabile: vi si poteva leggere severità, ma anche un'offerta di fiducia.


Fog
00mercoledì 12 febbraio 2003 16:13
Robin McCoy a Monica e Genevieve Hammond
Guardando Monica, non senza lasciarsi scappare un sorrisetto ironico

Lei confonde un tono spaventato con uno autoritario, miss. Io ho molta paura: due uomini sono morti, altri potrebbero rischiare la vita e qui si continua a perdere tempo in cerimonie, sospettini e ripicche, maggiordomi intriganti, cameriere ladre e baristi ubriaconi.

Quanto alle sorprese... buon per lei e per chi le riceverà. Detto questo...

e si rivolge ad entrambe

...ecco cosa ho da dirvi.

Prima del black out ho notato il signor Charlie rientrare furibondo da una discussione. Non ho visto con chi avesse litigato, ma il maggiordomo mi ha raccontato che si trattava del signor Nicholas... suppongo per una questione di soldi... di debiti che suo figlio...

si rivolge in particolare a Genevieve

...queste cambiali che abbiamo trovato.... quando abbiamo sistemato il signor Nicholas... lo dimostrerebbero...

Come che sia, mr.Hammond si è diretto al bar, si è servito un whisky e, pochi minuti dopo... beh... lo sapete.

Più tardi... ci siamo trovati al bar proprio io e Nicholas... gli ho servito due whisky... uno con e l'altro senza ghiaccio... mentre io me ne sono servito uno... liscio.
Pochi minuti più tardi... anche il signor Nicholas è morto... al che ho capito che il veleno poteva essere nel whisky.
Senza che nessuno se ne sia accorto, ho sostituito il ghiaccio che immagino fosse avvelenato con dell'altro...

Tutto ciò che è successo significa alcune cose:
Uno: Che non è detto che l'assassino volesse uccidere il signor Charles... chiunque avrebbe potuto bere qualcosa col ghiaccio... a meno che chi gliel'ha passato non sapesse cosa dargli, e lo abbia fatto di proposito
Due: Che Nicholas, malgrado la lite con lo zio, non c'entrava nulla con l'assassinio, perchè altrimenti non avrebbe bevuto il whisky col ghiaccio
Tre: Che se adesso, nel salone, offrissi a tutti da bere qualcosa con GHIACCIO, così come ho intenzione di fare, di sicuro l'assassino rifiuterebbe di bere.

Cos'altro c'è? Ah... si... questo fazzoletto... che Nicholas ha trovatto addosso allo zio quando ne ha sistemato il corpo... un fazzoletto che appartiene ad Eileen.
Cosa ciò significhi, lo ignoro. Come io faccia a riconoscere questo fazzoletto, è una questione più imbarazzante...

Prende fiato

Il mio vero nome è Harold Flower, ed ero... sono... l'amante di Eileen...
Ero venuto qui... stasera... per una specie di gioco folle...
...
...ed ora mi trovo ad essere il potenziale e credibilissimo complice di quella che immagino erediterà la gran parte dei quattrini del signor Hammond.

Se ve lo confesso non è per bontà d'animo o per qualche rimorso... ma perchè la strega di Alicia ha trovato, frugando non so dove, delle lettere... compromettenti... che Eileen... avrebbe dovuto distruggere... ma non lo ha fatto.
Alicia... ha già mostrato di voler usare quelle lettere contro di me e, credo... contro Eileen.

Prende una lunga pausa, respirando a fondo. E' visibilmente teso

Non so fino a che punto, sapute queste cose, potrete fidarvi di me. Sono un colpevole perfetto, anche se non avrei avuto motivo di uccidere Nicholas.

Ma, a parte questo, posso solo sperare in voi, e nel vostro aiuto per cercare di venire a capo di questo pasticcio sanguinoso.

Sempre ammesso che...

deglutisce un paio di volte, asciugandosi sui pantaloni le palme sudate delle mani

...nessuna di voi... perdonatemi, ma è un'eventualità di cui devo pur tenere conto... sia coinvolta in tutto ciò.

Sospira

A voi, ora...

[Modificato da Fog 12/02/2003 19.44]

Cleofel
00mercoledì 12 febbraio 2003 20:07
Genevieve Hammond a Robin Mc Coy
Bene signor Mc Coy, anzi, mi scusi, signor Flower...
Lei è stato sincero e - mi creda - apprezzo veramente questo suo gesto. Il fatto che lei abbia confessato di essere l'amante di Eileen non mi stupisce più di tanto, casomai trovo un po' azzardato questo vostro... giochetto, se di giochetto si tratta.
Volersi ritrovare qui stasera non è stata un'idea particolarmente felice, sempre che non ci fosse un piano più complesso dietro a tutto questo. Mi scusi se lo penso, ma daltronde dobbiamo essere aperti a tutte le ipotesi. Lei potrebbe averci raccontato una parte di verità per nascondere quella più grossa, e scagionarsi così agli occhi miei e di mia nipote. In effetti il ruolo di complice di Eileen nell'assassinio del mio caro fratello, le calzerebbe a pennello. Nicholas, mi dice? Nicholas è - purtroppo - morto per caso, come per caso ha passto gran parte della sua vita. Un eterno bambino, mai cresciuto, mai disposto ad assumersi alcuna responsabilità...
Ma mi perdoni, sto divagando.
Le sarei grata se mi spiegasse cosa pensavate di combinare insieme lei ed Eileen questa sera, con tutta la gente presente in questa casa. Per il momento è l'unica nota veramente stonata della sua... diciamo confessione.
Malgrado ciò, per il momento voglio crederle. Di conseguenza, se escludiamo noi tre (non ho motivi di dubitare di Monica) e - senza ombra di dubbio - zia Helene, i possibili colpevoli non sono molti. Purtroppo io sono stata lontana da Charlie per troppo tempo, e non saprei proprio esprimere un giudizio ponderato su Harry, Alicia o Jenny, tanto meno su quel Joe, così volgare...
Lei ha motivo di sospettare di Eileen?
E tu Monica, cosa pensi di tutto questo?

[Modificato da Cleofel 14/02/2003 13.51]

koala3
00mercoledì 12 febbraio 2003 20:53
Monica Hammond
Quasi tra sè, visibilmente turbata, tormentandosi le mani.

Eileen... questo faceva... questo.
Persino in questa casa, sotto gli occhi di tutti.

Lanciando un'occhiata a Robin, irosa, e poi distogliendo subito lo sguardo:

Che schifo...

Poi si alzò in piedi, si allontanò e volse la schiena ai presenti.
Riprese a parlare dopo qualche minuto, più calma.


Ma certo, tutto questo non ci riguarda. Mio... mio padre aveva scelto liberamente di sposare una ragazzina, e si era ostinato a scegliere quella... quella sgualdrinella... non potevamo aspettarci nulla di diverso.
Ora siamo chiusi in questa casa con due cadaveri, e possiamo solo pensare a salvare le nostre vite...

Si girò verso Robin.

Bene, sappia che non ho alcun interesse a farle la guerra in queste circostanze. Le sue... "scelte" riguardano solo lei, se ne è soddisfatto sono affari suoi.
Ora dovremmo pensare a difenderci dall'assassino.


Fog
00mercoledì 12 febbraio 2003 23:25
Robin McCoy a Monica e Genevieve Hammond
Il punto è... miss Hammond... che noi non sappiamo se l'assassino... o gli assassini... ha raggiunto lo scopo voluto.
In tal caso... forse... non vi dovrebbe essere più pericolo per gli altri, e ci sarebbe solo da aspettare la polizia, entro un paio di giorni.

Il veleno... e il fatto che sia stato messo nel ghiaccio... se ho visto giusto... lascerebbero intendere che non si sia trattato di un gesto impulsivo, ma preparato.
E che disgraziatamente suo cugino sia finito ammazzato.

Ma... e se così non fosse?
Io non posso affermare nulla di ciò con sicurezza. So solo che la dabbenaggine di Eileen... che pure dovrebbe dimostrare che io non c'entro nulla... perchè solo un pazzo progetterebbe di commettere un omicidio e conserverebbe le prove della sua complicità con un terzo...
E poi... per mettere del veleno nel ghiaccio... non servivo certo io... è d'accordo?

No. Qui c'è qualcosa che non torna.
Intanto, dobbiamo capire se suo padre fosse o no la vittima predestinata. Se la risposta è si... vuol dire che qualcuno era sicuro che avrebbe preso quel whisky con ghiaccio.

Ride nervosamente, poi fissa Genevieve

Perchè sono qui stasera, mi ha chiesto?
Per accontentare il capriccio di un'amante infantile.
Oppure...

la sua voce si fa cupa

...per essere sacrificato al posto di qualcun altro.
Quelle lettere... sembrerebbero proprio la chiave che mi apre la porta dell'ergastolo.
In quel caso... però... Eileen stessa ne sarebbe travolta... per cui... non riesco a pensare che lei possa aver architettato un piano così assurdo...

Si ferma un attimo, fissando le due donne e, contemporaneamente, seguendo col pensiero una intuizione

Ma... ma... come ho fatto a non pensarci subito... è ovvio!
Ascoltate... a meno che l'assassino non pensasse di fare una strage... lasciando che morisse chiunque avesse usato il ghiaccio... doveva essere sicuro che PROPRIO IL SIGNOR CHARLES ricevesse una bibita con ghiaccio.

E chi era l'unica persona che, in tal caso, poteva avere una simile certezza?

Le guarda, con aria trionfante

Joe... Joe!!!
O quella spugna è stata sfortunata quanto me a trovarsi nel posto peggiore nel più brutto dei momenti... oppure ha qualcosa da dirci...

[Modificato da Fog 12/02/2003 23.26]

koala3
00giovedì 13 febbraio 2003 00:19
Monica Hammond
Distaccata

Sì, sarà opportuno fargli qualche domanda, e subito... ma dopo, dovremo far luce su altre cose.
Non mi fido quasi di nessuno qui, ma ci sono persone di cui mi fido meno delle altre.
D'ora in poi cerchiamo di agire in modo coordinato e razionale... per quel che può valere.
Che ne direbbe di controllare se...

Sussurrò le ultime frasi a bassa voce, in modo che solo sua zia e il cameriere potessero udirla

Cosa ne pensate?
Koala

[Modificato da koala3 13/02/2003 0.40]

[Modificato da Cleofel 14/02/2003 13.52]

Fog
00giovedì 13 febbraio 2003 09:59
Robin McCoy a Monica e Genevieve Hammond
Una smorfia nervosa e soddisfatta gli altera i lineamenti

Raccogliete le persone nella sala da ballo.
Al resto ci penso io.
koala3
00giovedì 13 febbraio 2003 10:06
Monica Hammond
Andiamo

Monica si rivolse a sua zia ed uscì dal salotto.
Koala

[Modificato da koala3 13/02/2003 10.06]

Fog
00giovedì 13 febbraio 2003 10:22
Robin McCoy a Genevieve Hammond
Prima di uscire dal salotto

Stia molto attenta a quello che vedrà, signora.
Sia prudente...
...e sorvegli sua nipote.
Qui non siamo di fronte ad un libro o ad uno spartito, ma ad una persona carica di odio...

Esce
Cleofel
00giovedì 13 febbraio 2003 13:01
Genevieve Hammond
Anche lei si alzò per seguire gli altri nel salone da ballo.
Cleofel
00venerdì 21 febbraio 2003 00:02
Genevieve Hammond
Entrò in salotto e si accomodò su uno dei divani, nell'attesa che Monica la raggiungesse.
koala3
00venerdì 21 febbraio 2003 00:06
Monica Hammond
Entrata nel salotto si sedette subito sul divano accanto a sua zia. Guardandola, in attesa di sapere, si tormentava le mani.

Cosa succede zia? Il tuo sguardo mi spaventa.
Cleofel
00venerdì 21 febbraio 2003 00:12
Genevieve Hammond a Monica Hammond
Oh Monica, se sapessi! Bisogna che ti racconti tutto... sono così agitata, così preoccupata...
Un assassino si aggira per questa casa e non possiamo fare niente per fermarlo. Eppure un sistema deve esserci!
Ascoltami, ascoltami bene.
Stando bene attenta che nessuno la sentisse, bisbigliò alcune parole nell'orecchio di Monica.
Ecco, ora sai tutto! Ma cosa possiamo fare noi, come dimostrarlo? Oh accidenti, mi sento così... vecchia e inadeguata!
koala3
00sabato 22 febbraio 2003 00:56
Monica Hammond
Si era graffiata ferocemente le mani fino a farsi male per tutto il tempo che sua zia aveva parlato. Il suo viso era contratto e sofferente.

Non ci credo, aveva pensato più volte, ma poi aveva rinunciato ad ingannare se stessa.

Quando sua zia tacque Monica si alzò subito e rimase per un po' in silenzio. Andava avanti e indietro sul tappeto persiano, guardando a terra. Alla fine alzò il viso verso sua zia e le apparve in volto un'espressione decisa anche se tesa ed amara


Tutto questo non prova nulla... non vuol dire che l'assassinio di mio padre sia stato compiuto per questa ragione.

Era difficile capire se fosse convinta di quel che diceva. Di certo appariva tormentata. Poi la prese la rabbia.

No, zia! Io voglio fare chiarezza! Voglio la verità, e non mi accontento di questa storia assurda, contraria a tutto quello che vedo.
Tu non restare mai sola, mi raccomando. Io andrò a parlare con... Joe.



koala3
00sabato 22 febbraio 2003 23:59
Monica Hammond
Vedendo che sua zia, afflitta, non le diceva altro, uscì dalla stanza.
Cleofel
00domenica 23 febbraio 2003 02:29
Genevieve Hammond
Per la seconda volta in poche ore Genevieve si sentiva travolta dagli avvenimenti. Le rivelazioni di Jenny, l'emozione dell'aver focalizzato i suoi sospetti, la chiacchierata con Monica, l'avevano lasciata stremata.
Ci mise qualche secondo a rendersi conto che sua nipote era uscita dalla stanza.
Cercò di farsi forza e si alzo per raggiungere gli altri nel salone.
Carlo Maria
00giovedì 20 marzo 2003 19:42
Harry Frost (e Helene Hammond)


Harry depose Helene sul divano di sinistra. Prese un cuscino e lo ripose sotto il capo della vecchia, per mantenerglielo leggermente sollevato.
Le rassettò la camicia da notte, quindi tornò in sala da pranzo, lasciando al passaggio la porta aperta.

crimilde
00giovedì 20 marzo 2003 23:42
ALICIA DUFRESNE A HELENE HAMMOND

appoggiò il vassoio sul tavolini,versò un bicchiere d'acqua e sollevò dolcemente la testa della vecchia signora,facendole bere piccoli sorsi d'acqua che sembrarono ottenere lo scopo di far rinvenire la donna

"avanti signora helene,si faccia forza,dovrà affrontare ancora molti guai,in qst casa si annidano molte vipere e ho l'impressione che ci siano ancora molti segreti da scoprire...chissà,forse potrei aiutarla ad affrontare qst buoni a nulla che la circondano...."
Cleofel
00venerdì 21 marzo 2003 13:47
Genevieve Hammond a Helene Hammond (ancora leggermente incosciente)
Sì zia, si annidano molte vipere in questa casa.
Ma la più vipera di tutte è quella che ti sta dando da bere...
Cleofel
00venerdì 21 marzo 2003 13:54
Genevieve Hammond ad Alicia Dufresne
Le piace fare la padrona, vero signorina Dufresne? Sta forse cercando di ammazzarci tutti per avere il campo libero in questo senso? E' per questo che continua ad andare in giro con la mia pistola? Non le sembra che non si tratti proprio dell'accessorio adatto per servire in tavola?
Non parli di doveri, lei che da quando Charlie è stato assassinato non ha fatto altro che frugare per tutta la casa (forzando le porte chiuse, tra l'altro) in cerca di qualunque cosa potesse dare sfogo alle sue paranoie.
E non faccia la santarellina per farsi bella agli occhi di zia Helene, sabbiamo bene di che pasta è fatta... per fortuna non ci toccherà dividere la sua compagnia ancora a lungo, presto sarà arrestata. Arrestata sì, perchè quale mente altrettanto perversa avrebbe potuto organizzare quello che è successo in questa casa nelle ultime 24 ore?
Ora mi dia l'acqua e aiuti a servire in tavola, penserò io alla zia!
Cleofel
00venerdì 21 marzo 2003 13:56
Genevieve Hammond Helene Hammond
Prende il bicchier d'acqua dalle mani di Alicia, e si avvicina ad Helene
Zia! Zia Helene! Riprenditi... come ti senti?
Carlo Maria
00venerdì 21 marzo 2003 22:40
Helene Hammond

Lentamente tornò in sè. Tossicchiò un poco, l'acqua le era andata di traverso.
Macchioline rosse le coprivano in parte la visuale, rendendo affannosa la comprensione di chi avesse davanti.
Focalizzò quindi le due donne che le stavano a fianco e le rinvenne alla mente il motivo per il quale si era sentita mancare.
Chiuse le palpebre ancora un attimo, come per soffocare l'annuncio della morte di suo nipote, quindi le riaprì e, rivolgendosi a Genevieve, disse:


Basta acqua.

Non riusciva a sedersi come avrebbe voluto, ma non ne fece un dramma e rimase sdraiata sul divano.

Se avessi abbastanza forza nelle mie gambe vi chiederei di andare a vedere Nicholas, ma in questo momento provo solo una profonda stanchezza. Lasciatemi sola qualche minuto.
Credo... credo che fosse ora di mangiare, eravamo scesi per questo. Fatelo voi, ho perso l'appetito. Nel frattempo io starò qui.

Con un lieve cenno del polso, fece intendere che non desiderava ulteriore compagnia.


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