Re:
Iron Ghost, 06/04/2010 8.51:
Per me il problema riguarda la politica Nintendo incentrata sullo sfruttamento di Super Mario. Troppi titoli, alcuni inutili, abbassano la qualità e di conseguenza le idee vengono “sprecate” per lo sviluppo di giochi mediocri.
Questo dipende direttamente da coloro che fruiscono dei prodotti Nintendo. Se la massa vuole 100 titolo l'anno dell'idraulico, la grande N continuerà a sommergerci.
Personalmente preferirei di gran lunga un trattamento diverso. Perché Zelda bene o male è sempre un evento? Perché ne esce uno ogni tot. anni e di solito è fatto come cristo comanda. Ecco, uno sviluppo “zeldificato” per Mario sarebbe l’ideale: meno titoli e più qualità.
Poi bisognerebbe anche andare off topic e parlare della mentalità ottusa e chiusa della maggior parte dei nintendari. Se provi a fare un discorso del genere direttamente a loro, il 90% di quelli che ti ascoltano ti salteranno alla gola con i coltelli in mano. Non ho mai incontrato un nintendaro obbiettivo, sembrano tutti pazzi fanatici.
Se arrivano a dire che Mario Kart è il miglior racing game mai creato o che Smash Brawl è il punto massimo dei picchiaduro... vuol dire che non hanno tutte le rotelle a posto.
Infatti quando ho aperto questo topic mi aspettavo Cap sotto a casa pronto ad uccidermi!. Ora ho ripreso Zelda Twilight Princess, e c'è poco da fare: E' un capolavoro. Sono giochi che vengono sviluppati più lentamente, ne esce uno ogni 4 anni quando va bene... ma vengono da Dio, credo che la saga di Link si possa paragonare a quella di Snake, magari ci apro un topic adesso. E ribadisco che "Ocarina of Time" è il mio gioco preferito di sempre.
Sui nintendari infatti hai totalmente ragione, io mi colloco assolutamente bipartizan, mi destreggio tra la PS3 e la Wii come una pornostar indecisa alle prime armi.
E' davvero un peccato vedere il videogame più famoso al mondo ridotto a milioni titoli minori, giocando a questo ultimo Mario lo dico ufficialmente: Ha perso epicità. Certo, è anche colpa di una console che predilige, per scelte di mercato che l'hanno strapremiata, il multiplayer, ma si è perso davvero molto della (perdonate la ripetizione) epicità di Mario, tra una sua partita a tennis ed un suo passaggio "cartaceo" (paper).